Ieri sera, complice la stanchezza delle camminate accumulate, non sono riuscito ad aggiornate il blog. Lo faccio stasera. Siamo stati a Col Pradat nella valle stella alpina sopra Colfosco.
Abbiamo lasciato l’auto vicino la chiesa del paese e ci siamo incamminati per le stradine, naturalmente in salita, fino ad arrivare alla base della cabinovia che non prendiamo e continuiamo a camminare ora lungo una strada fatti di sassi e delimitata dai fili dissuasori per gli animali al pascolo. Il nostro cadenzare lento sulla strada in salita ci porta dopo circa trenta minuti al primo rifugio Edelweiss. E’ ancora presto e decidiamo di proseguire per la sommità del colle, Col Pradat appunto. Tempo di ammirare lo splendido panorama dalla terrazza del rifugio omonimo, scendiamo nuovamente prendendo una deviazione su un altro sentiero. Sentiero molto panoramico e fonte di ispirazione per la foto che vedete sopra.
Passando tratti più o meno impervi ancora con qualche rimasuglio di neve (Milo appena la vede diventa matto, dobbiamo portarlo sulla neve prima o poi) arriviamo all’edicola di San Francesco. Edicola che si trova prima della forcella e del bivio di altri sentieri che portano, uno al rifugio Puez l’altro al rifugio Sassongher.
L’amichetto giallo che per tutta la durata della passeggiata dormiva e russava nella tasca del mio zaino, si è messo a fare casino per uscire dalla tasca ed ammirare la natura che ci circondava. Ovviamente mi ha chiesto di scattargli qualche foto di rito.
Una volta finito lo shooting fotografico è tornato velocemente nella tasca del mio zaino e velocemente si è messo a dormire rumorosamente. Milo, invece, ha trotterellato per tutto il percorso. Tornati alla macchina si è accomodato sul sedile posteriore ed è caduto anche lui in un sonno profondo.