Le vacanze, forse, si avvicinano. In giro per la città già si respira questo clima. Il pomeriggio negozi chiusi e strade deserte. Centri commerciali pieni, purtroppo aggiungo io. Sono luoghi dove stare al fresco. Il centro, non commerciale ma storico, è un via vai di turisti con l’immancabile divisa: cappelletto, pantaloncini, canotta, sandali con fantasmini, bottiglia al seguito. Li vedi aragostati i nordici; paiono pannelli fotovoltaici. Tedeschi, russi e tutti i “vichinghi” che fanno riserva di sole per l’inverno nordico.
Ed io che li osservo, che li porto in giro, al mare. Dispenso informazioni in una neolingua mista di italiano, inglese, spagnolo con qualche spruzzata di francese. Però alla fine, molto alla fine, capiscono, ci capiamo e ci salutiamo allegramente augurandoci buona giornata.
E così scorre la giornata tipo di un “caronte” che scorrazza turisti e concittadini in lungo e in largo tra le pieghe della terra e lo scorrere del metallo sotto i piedi. Invito tutti voi a dare uno sguardo di partecipata solidarietà a chi, nonostante il caldo torrido, le mille difficoltà, vi porta in giro. Basta poco.