Qualche giorno fa ho partecipato al gioco dell’escape room. Si insomma, a leggere gli articoli di stampa, è la nuova moda dell’intrattenimento.
Dicevo, anzi scrivo, di questa esperienza. Ambientazione della stanza è Harry Potter, che poi il romanzo, film, mondo di Hogwarts entra fino ad un certo punto. Ovviamente non racconterò come siamo usciti, ero in compagnia della mia fidanzata, di mio cognato e di suo figlio; era il regalo della mia lei al nostro nipotino per la conclusione dell’anno scolastico andato molto bene. Lui è un appassionato della saga del maghetto. Oddio pure io lo sono, ma non faccio testo.
Non conoscevo questo tipo di intrattenimento, ero molto scettico. Mi devo ricredere. Ci siamo divertiti molto. Ognuno ha dato il suo contributo per l’uscita dalla stanza. Insomma è una esperienza di gioco molto istruttiva dove si sviluppa il senso di squadra, di aiuto verso il compagni di “sventura” (o avventura). Consiglio di provarne una.
Noi, a dire il vero, ne abbiamo fatte due. Mi spiego. Per andare alla stanza volevamo usufruire della metro visto la vicinanza ad una fermata. Purtroppo un guasto ci ha visti protagonisti in un inseguimento, diciamo così, di treni per tornare a prendere l’auto al parcheggio per poi andare sul luogo del “delitto”. Siamo usciti in tempo dai tunnel metropolitani e siamo arrivati all’orario di prenotazione pattuito. Non vi dico di chi è stata l’idea di prendere i mezzi pubblici, ma vi dico che certi sguardi della mia lei erano peggio di una sventagliata di mitra.
E’ andata. Pomeriggio movimentato . Di certo il nipotino racconterà la giornata vissuta ai suoi amichetti.