Passeggiate

scalinata

Oggi pomeriggio dopo il lavoro mi sono regalato un attimo di relax con una passeggiata nel quartiere. E’ iniziata circa un’oretta prima che facesse buio. La pioggia dei giorni scorsi è cessata e il sole di questi giorni sta asciugando l’umidità accumulata dall’acqua caduta incessantemente.

Si inizia a respirare la prima aria di primavera, le giornate si sono allungate e il sole comincia a scaldare. Il freddo russo di fine febbraio pare un ricordo lontano. Gli alberi e gli uccelli cominciano a risvegliarsi dall’inverno appena passato.

Ho camminato per le strade interne del quartiere, quelle meno battute dalle auto. Nella piazza, davanti la scuola, le mamme e i papà fanno giocare i bimbi appena usciti. Le badanti fanno passeggiare gli anziani. Molti negozi hanno chiuso al loro posto nuove attività. Dove c’era un pub, che chiamavamo dei “surfisti” per via delle tavole da surf per tavoli, ora c’è un centro estetico, dove c’era un cinema ora una sala tipo bingo.
Giro l’angolo e scorgo un parrucchiere gestito da cinesi e la mente va subito al film “Blade Runner” chissà. Un merlo nell’aiuola col becco cerca qualcosa, ci scambiamo uno sguardo di ispezione, si sposta e continua il lavoro col becco.
Continuo ad osservare i cambiamenti ed arrivo a lei. Tutti noi monteverdini la conosciamo. Lei è la scalinata in foto. La scalinata che unisce il nuovo al vecchio. La scalinata che la mattina, ma anche al ritorno, facevo per andare a scuola. La vedo, ci salutiamo, e inizio coi suoi gradini. Uno dopo l’altro. E arrivo su in cima. Mi giro e i palazzi di Donna Olimpia appaiono più piccoli. Continuo e ripercorro il viale che porta alla mia scuola superiore. Quanti ricordi, quante attese. Ora al suo posto c’è un’istituto artistico. La mia è stata accorpata poco più sotto con i geometri. Il boom demografico è terminato e lentamente le classi si riducono e si accorpano le scuole. Poco più in là c’è ancora il palazzo della Provincia di Roma. Ma non erano state abolite? Boh?

Inizia a fare buio e allora viro verso casa. Passo ancora per le vie secondarie, risalgo per le case popolari di Donna Olimpia tanto care a Pier Paolo Pasolini, lui per un periodo abitò con la madre a Via Fonteiana, ed eccomi di nuovo nella piazza del mercato rionale. Attraverso, saluto Stefano il proprietario del Pub “Le Bon Bock“, se vi capita di stare nei paraggi la tappa è obbligata: è il migliore di Roma.

Il contapassi segna 12.637 passi. Camminare per il proprio quartiere è sempre un emozione unica.

 

Vigilia di elezioni

Domani si vota per fortuna (o purtroppo).

Si è chiusa una campagna elettorale bruttissima. Tutti a scaricare merda sugli altri. Nessuno che ci ha dato, a noi elettori intendo, una visione di quello che vorrà fare.

Un “delinquente naturale” (cit.) ci propina la stessa ricetta che ha presentato dal lontano 1994. Un mio coetaneo, che credevo più innovativo e attento ai bisogni, ha dato il colpo finale da dopo il governo Monti.

Un movimento nato bene si sta adattando al sistema ma almeno per ora, pare, ha qualche anticorpo.

E poi ci sono una miriade di sigle che vanno ad intercettare quello che rimane delle ideologie del secolo scorso.

Ho serie difficoltà a mettere la croce sul simbolo. Sarà il disincanto.

Se fossi un millenials (magari) e andassi a votare domani per la prima volta forse saprei su quale logo fare la ics. Ma non lo sono (purtroppo).

Scritto questo, domani andrò a votare per rispetto a mio nonno e alle persone come lui che hanno combattuto, rischiato, per noi.

Sarà una notte travagliata da incubi elettorali, tipo la scena fantozziana delle tribune elettorali dove i leaders dei partiti seducono Paolo Villaggio per prendersi il suo voto.

Passata la notte, dopo il turno di lavoro, tessera elettorale in mano, mi avvierò nella cabina.

Domani sarà il nostro giorno, domani saremo tutti protagonisti. Domani, finalmente, diremo la nostra. Da lunedì sapremo se questo Paese vuole continuare nella dolce tranquilla illusione o se vorrà dare dei segnali ( spallate o grande astensionismo) a quei personaggi che ogni giorno ci vogliono vendere padelle e pentole quando in realtà a noi manca il gas per cucinare.

Buon voto a tutti. Buona fortuna a tutti (ne avremo bisogno).