Le feste stanno per concludersi. Il nuovo anno si sta affacciando. Tutti speriamo che il prossimo sarà migliore di questo trascorso, ma secondo me dobbiamo prepararci. Prepararci a reinventare le nostre vite e i nostri modi di vita. Spostarsi con le auto sarà sempre più costoso, così come fare la spesa. Prepariamoci, dico io. Chi ha un giardino faccia un piccolo orto. Se potete, ristrutturate le vostre case affinchè consumino meno energia. Sono pessimista? No, sono un ottimista informato! Fermiamoci un attimo e ripensiamo il nostro stile di vita. Dobbiamo farlo.
E poi chi l’ha detto che la crescita a tutti i costi sia la soluzione. Ma perché prima quando non avevamo niente si stava male? Eppure mi ricordo (i miei ricordi da bambino) che c’erano meno cose ma c’era più solidarietà. Si conosceva il vicino ci si dava una mano l’un l’altro. Oggi? Oggi, in nome della crescita, siamo tutti più soli, più egoisti. In nome della crescita ci hanno fatto credere che avendo il riscaldamento autonomo si risparmiava. E’ vero. Se non lo accendi risparmi, ma il buon sano riscaldamento centralizzato era un modo come un altro per condividere le abitudini. Così come il quaderno del fornaio dove segnava la spesa e a fine mese si passava e si saldava. C’era un rapporto fiduciario col negoziante. Ora con questi nonluoghi di centri commerciali tutto si è trasformato. Sono le nuove cattedrali. Sono i nuovi punti di incontro. Eppure non mi sento vintage!
Forse sono fuori mercato. Buon anno a tutti noi nella speranza che sia meno peggio di quanto l’ho descritto!
Ad Maiora!